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Pesciolino in borghese in un album di ricordi (mamma mia che amore >.<) 

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Vari studi dai databook, in yoroi e in borghese

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Nella prima yoroi  

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 Studi dall'oav Message che rappresentano anche la nuova armatura, quella donata da Suzunagi e immagini varie con la nuova yoroi

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ETA’: dai 14 ai 15 nella serie TV, dai 17 ai 18 ai tempi dell’OAV "Message"

DATA DI NASCITA: 14 marzo, 1973 (curiosità: il compleanno di Shin cade nel ‘Giorno Bianco’, durante il quale gli uomini che hanno ricevuto in dono del cioccolato a San Valentino, restituiscono il favore facendo regali alle donne. Altra curiosità: siccome l’anno scolastico giapponese inizia in aprile, Shin, essendo anagraficamente il più anziano del gruppo, benché nato nello stesso anno, è più avanti di un anno scolastico rispetto agli altri. Nella serie tv è infatti l’unico studente delle superiori.

LUOGO DI NASCITA: Hagi, provincia di Yamaguchi, in Giappone (curiosità: è un luogo molto vicino al Mar del Giappone ed è celebre per la produzione degli Hagiyaki, ceramiche per la cerimonia del the; la stessa famiglia di Shin lavora in questo ambito. E' famoso anche per l'arte dell'ikebana, la decorazione floreale e qui si trova il castello che apparteneva anticamente alla famiglia Mori, ovvero agli antenati di Shin, un luogo incantevole *_*)

SEGNO ZODIACALE: Pesci (ma va?:P Chi l’avrebbe mai detto:P)

COLORE DEGLI OCCHI: Direi verde-azzurro, il colore del mare. Anche se, in realtà, varia da questo colore ad un blu intenso, secondo me dipende dall’umore :P

CAPELLI: Castano-rossicci, ramati.

ALTEZZA: 1,64 all’inizio, 1,74 ai tempi di “Message”.

PESO: 54 kg all’inizio, 63 kg ai tempi di “Message”.

GRUPPO SANGUIGNO: A (in Giappone è diffusissima l’idea che il gruppo sanguigno sia legato al carattere della persona e direi che in effetti ci stiamo proprio dentro^^)

ELEMENTO: Acqua (ovvio ‘^^)

KANJIShin, il kanji di sincerità, fede, fiducia

ATTACCO: Cho Ryu Ha (Super Flow Thrust)

PRIMA APPARIZIONE: serie TV, primo episodio

ULTIMA APPARIZIONE: OAV Message, volume 5

DOPPIATORE: Nozomu Sasaki (amo la sua voce *_*)

 

FAMIGLIA

PADRE: muore quando Shin è bambino, però ci sono alcune contraddizioni. In alcune biografie si sostiene che Shin era proprio piccolo piccolo, ma se si dà retta all’OAV “Kikutei densetsu”, è ancora vivo quando Shin ha dieci anni. Penso si dovrebbe dar credito, in questo caso, all’anime. Nella mia idea questo evento ha segnato Shin profondamente, andando ad influire anche sul carattere e sul suo senso del dovere esasperato. In altra sede magari esamineremo più a fondo le nostre idee riguardo alle singole vicende biografiche dei ragazzi.

MADRE: Minami, ha il cuore debole, è spesso malata e per Shin è una grande preoccupazione. Forse il timore di perdere un altro membro della famiglia è una delle cause dei suoi tormenti, ha favorito lo sviluppo del suo grande senso di responsabilità e l’ha reso protettivo, non solo nei confronti di sua madre, ma di tutti gli esseri viventi. Le vicende familiari l’hanno fatto crescere in fretta e il legame con gli amici si manifesta anche tramite tutte le premure che rivolge loro, ma al tempo stesso trova con loro l’occasione per lasciarsi andare e tirare fuori, tanto spesso, la parte bambina e bisognosa d’affetto. E’ probabile che la madre sappia molto riguardo ai samurai, quindi conosce i rischi che il figlio corre tanto spesso; non è escluso che Shin viva la cosa come un’ulteriore senso di responsabilità e di colpa conoscendo la debolezza fisica della donna.

SORELLA MAGGIORE: Sayoko (‘piccola notte’ tradotto in italiano). Probabilmente ha aiutato la madre a tirare su il fratellino e credo sia ad esso molto legata. Shin ha sviluppato un senso di protezione anche nei suoi confronti, infatti quando scopre che lei, per sposarsi, dovrebbe rinunciare ai suoi sogni, Shin non esita ad affrontare il futuro cognato, Shizuka Ryuusuke.

COGNATO: Shizuka Ryuusuke, lavora all’Istituto di Ricerca Marina di Hagi. Si fidanza con la sorella di Shin probabilmente quando il ragazzo inizia a frequentare le superiori ed è nel pieno delle sue imprese a fianco dei samurai. Si immagina siano già sposati ai tempi di “Message”.

NOTIZIE VARIE SULLA FAMIGLIA: La famiglia di Shin discende da Motonari Mori, un famoso generale proveniente dal Sud del Giappone e famoso soprattutto per le battaglie navali. Come gli antenati degli altri samurai vive nel medesimo periodo storico (è escluso solo Shu), cioè a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Nell’era Meiji la famiglia Mori aveva un feudo. L’abitazione di Shin si trova ad Hagi, Yamaguchi e, per generazioni, loro compito era proteggere il mare di Hagi, infatti ogni membro della famiglia ha un ottimo rapporto con il mare, Shin ancor più degli altri, tanto che sembra sia in grado di comunicare con le creature oceaniche e per questo è particolarmente protettivo con loro.

 

PERSONE CHE RISPETTA

TAKASUGI SHINSAKU: come Sakamoto, è una persona che ha aiutato il Giappone a porre fine al periodo dello Shogunato ed ha avviato la modernizzazione del paese. Anche lui proviene da Hagi, dove vive Shin

SENNO RIKYUU: un famoso maestro della cerimonia del the.

 

CENNI BIOGRAFICI

Shin è cresciuto in una famiglia tradizionale che aveva una “stanza che non poteva essere aperta” (ricorda un celebre tipo di storie di fantasmi giapponesi che prevedono una vecchia casa posseduta in cui una delle stanze non poteva essere aperta). E’ stato allevato soprattutto dalla madre e dalla sorella (la questione potrebbe essere valida anche nel caso che il padre sia morto dopo i suoi dieci anni, potrebbe dare l’idea che le due donne di casa l’abbiano a lungo coccolato e viziato :P) ed è cresciuto con una personalità gentile ed educata, disponibile nei confronti degli altri e poco incline alla violenza e alla lotta, ma fin da piccolo è stato addestrato nell’uso della lancia e del bastone (forse dal padre, prima dell'incontro di Shin con Kahosu, quando era ormai già grandicello), come tradizione della famiglia Mori per preparare lo spirito del futuro capo della famiglia. In realtà, sembra che poi sarà Sayoko ad assumere questo ruolo, a causa delle responsabilità di Shin come Samurai Troopers.
Quindi dicevamo che Shin è gentile e tollerante, ma non lasciamoci ingannare, perché questo ragazzo ha la tendenza a soffocare i propri sentimenti e quindi ad accumulare tensioni e rabbia, con il risultato che, quando non ne può proprio più, esplode anche in maniera distruttiva. Quando un proverbiale autocontrollo viene meno, è facile che si trasformi nella più incontrollata delle reazioni, perché una rabbia e un nervosismo a lungo covati, apparentemente tranquilli, possono risultare molto pericolosi.
Dopo la serie TV, Shin si trasferisce a Tokyo per frequentare l’ultimo frammento delle scuole superiori e prepararsi ad entrare in una buona Università (io credo anche per essere più vicino agli amici e soprattutto a Shu dato che, rispetto agli altri, lui vive davvero molto lontano:P). In alcune biografie sembra che in realtà viva a Tokyo fin dall’inizio dell’anime, ma io credo che sia più logico dar retta a quelle che sostengono il suo trasferimento subito dopo il secondo OAV e prima del terzo Cassette book. Di sicuro ha trovato a Tokyo un appartamento piuttosto grande e, a detta di Seiji, troppo lussuoso per un ragazzo della sua età (parla quello che ha l’autista privato:P).
Shin è qualche volta chiamato “boy-chama”, una corruzione di “-sama”, che significa Signor ragazzo o Ragazzo-capo.

In una versione precedente, pianificata dalla Sunrise, il padre di Shin era presidente di una compagnia.

QUALCHE ANEDDOTO DALLA SUA BIOGRAFIA:

Nella scuola elementare giapponese ci sono controlli molto rigidi da parte degli infermieri scolastici (almeno credo) e, durante uno di questi controlli, per sbaglio Shin è stato trovato ad indossare gli indumenti intimi della sorella, la qual cosa ha generato ovviamente grande imbarazzo (ma cucciolo:P forse lo doveva vestire la sorella e per la fretta ha commesso un errorino:P O forse lui ha voluto vestirsi da solo, chissà:P)

Shin incontra per la prima volta il fidanzato della sorella (immagino che tutto questo sia raccontato nel romanzo “Yoroi gaiden”, di cui non riesco a trovare le traduzioni da nessuna parte, anzi, se qualcuno potesse aiutarmi, sarei ben felice:P), quando, nel periodo tra le due serie dell’anime, è tornato ad Hagi dopo aver ricevuto la notizia che la madre era malata. Shu si è offerto di accompagnarlo: la versione ufficiale che ha apportato per giustificare il suo desiderio è che era convinto che gli hagiyaki fossero non delle ceramiche, ma del cibo, ma io so benissimo che la versione ufficiosa è un’altra… semplicemente voleva restare accanto a Shin in un momento difficile:P

La situazione che Shin ha trovato a casa non era evidentemente delle più rosee: la sorella avrebbe abbandonato la famiglia per il matrimonio e se questo fosse accaduto Shin avrebbe dovuto rinunciare alla scuola superiore e ad essere un samurai trooper per tornare definitivamente a casa ed occuparsi delle questioni di famiglia (quindi, secondo il romanzo, Shin viveva già a Tokyo a quel tempo, c’è un po’ di confusione dal punto di vista cronologico^^).

Quando si reca a conoscere il futuro cognato, questi incidentalmente lo insulta, chiedendogli se Shin odia il mare (ma è scemo? O_O), provocando, oltre la rabbia di Shin, anche una reazione energica da parte di Shu (protettivo con il suo pesciolino ovviamente >_>), il quale lo accusa di essere un fratellone cattivo (io adoro questo ragazzo:P).

Il dolore di Shin deriva soprattutto dal fatto che sua sorella sarebbe costretta a rinunciare ai suoi sogni per assecondare questo matrimonio e lo fa ulteriormente infuriare il fatto che il fidanzato di Sayoko manchi di conoscenza riguardo alla famiglia Mori.

Deciso a non lasciar cadere la questione, Shin porta la yoroi laddove l’aveva trovata, quindi sfida Ryuusuke in una gara di nuoto nel mare di Hagi, una gara per vedere chi riesce a nuotare più in profondità. Ovviamente il futuro cognato rimane molto sorpreso quando vede Shin nuotare senza bisogno di respiratore.

In questa scena entra di nuovo in gioco Shu che, prima che arrivino fino in fondo, li richiama indietro, in quanto una petroliera aveva versato del petrolio nel mare di Hagi. Shin torna giù con Ryuusuke per riprendersi la yoroi ma il luogo dove l’aveva portata è stato sotterrato da alcune rocce. Mentre Shin tenta di rimuoverle, Ryuusuke vede un’orca gigantesca dirigersi verso Shin e si interpone tra loro con l’intento di salvare la vita del ragazzo. Un tale gesto fornisce a Shin l’occasione per rivalutare completamente il cognato e lo rassicura, dicendogli che è tutto a posto, lasciandolo attonito ad osservare lo spettacolo di Shin che abbraccia l’orca.

Il cetaceo, a questo punto, apre la bocca e rivela, nascosto in essa, il cristallo della yoroi, quindi conduce i due in superficie e qui, Shin può richiamare Suiko, per poi usare i suoi poteri al fine di ripulire il mare e fermare la perdita.

Più tardi, Ryuusuke decide di sposare Sayoko restando però nell’ambito della famiglia Mori, così Shin e Shu possono tornare dai compagni. Seiji è costretto ad andare a prenderli perché Shu ha speso tutti i loro soldi in cibo. (Il solito :P)

 

SPORT E PASSATEMPI

Shin è molto bravo a giocare a basket e le sue doti respiratorie (ovvio, riesce a scendere nelle profondità marine senza bisogno di un respiratore) lo rendono particolarmente abile in quelle attività che richiedono resistenza in questo senso. Immagino che la cosa valga anche in battaglia, forse la resistenza respiratoria potrebbe essere più sviluppata rispetto a quella dei compagni.

Tra i suoi passatempi preferiti c’è la cucina, l’ikebana, il nuoto (e direi:P), la conversazione in inglese, la cerimonia del the, la pratica della lancia e del bastone fin dall’infanzia, vissuta non come uso della violenza ma come possibilità di rafforzare lo spirito. Credo lo faccia proprio perché non si sente mai abbastanza forte... e in questo senso, penso possa ritenersi inadeguato a ciò che la famiglia si aspetterebbe da lui... a ciò che sarebbe richiesto alla guida della famiglia Mori.

Nel cassette book 3 vediamo inoltre che si appassiona allo studio di antiche leggende popolari, a volte anche un po' macabre:P

COSE CHE NON AMA

In generale, odia veder maltrattare le creature del mare e non tollera mangiare o veder mangiare pesci che abbiano ancora la testa; nel drama “Suiko-den”, Seiji sostiene che si sentirebbe un cannibale. E' probabile tuttavia che non mangi proprio pesce, nel medesimo drama si capisce che sarebbe per lui una cosa drammatica :P

 

ARMATURA

Poco prima dell’inizio della serie, Shin avrebbe letto degli antichi documenti di famiglia nei quali avrebbe appreso dell’esistenza di Suiko. Un particolare passaggio sosteneva che i maschi della famiglia avrebbero dovuto nuotare nel mare di Hagi vicino alla loro casa. Si tratta di un mare molto profondo, eppure Shin riesce a nuotare in profondità senza bisogno di un respiratore. In una di queste immersioni, in fondo ad un crepaccio, Shin trovò Suiko, anche grazie all’aiuto della sua amica orca Suiki (nell’anime la vediamo comparire nell’episodio 6 e nel 24). Shin ne ha parlato con sua madre (e questo indicherebbe il rapporto di sincerità e fiducia che esiste tra loro) venendo così a sapere che anche lei conosceva la storia delle yoroi. Dopo aver ascoltato il racconto dell’esperienza avuta dal figlio, ha detto: “Alla fine è accaduto.”
Sembra di poter notare una sorta di amara rassegnazione in questa frase, perché la madre di Shin è consapevole dei rischi e del destino di sacrificio cui il figlio sta andando incontro.

NOME COMPLETO: Suiko no Shin (Shin delle acque). La sua armatura è azzurra e il suo simbolo è quello del tao (yin e yang), privo però degli occhi. Forse non è un caso... gli occhi del tao implicano apertura alle ambiguità della vita, al continuo rincorrersi degli opposti, alla loro esistenza necessaria all'armonia del mondo... e la mente di Shin non è così in grado di capire tutto questo, lui gli opposti li teme, li rifugge, ne è terrorizzato.
Oltre alla yari (che si presenta come una fusione tra un tridente e una fiocina), indossa anche un pugnale dietro la spalla destra. Ha anche una sorta di artigli sul bracciale destro della sua yoroi.
Nell’OAV “Kikoutei Densetsu”, l’armatura di Suiko viene distrutta nel conflitto tra l’armatura bianca e quella nera; nell’OAV “Message”, Shin, come i suoi compagni, ne riceve una nuova, di aspetto più tradizionale, da Suzunagi.

 

POTERI E ABILITA’

La yoroi di Suiko prende i suoi poteri dall’acqua, infatti nell’acqua Shin è quasi imbattibile, mentre dimostra più fragilità sulla terraferma. Il suo attacco speciale è lo “Cho Ryu Ha”, che colpisce l’avversario con un grande flusso di acqua alla massima potenza. Shin sembra (forse grazie alla sua yoroi) aver la capacità di comunicare con la vita acquatica. I poteri della nuova yoroi sembrano più sviluppati di quella originale.

 

KANJI

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Il kanji di Shin ci ha messo e ci mette a dura prova per l'interpretazione; sappiamo che il suo significato è quello di fiducia, di sincerità, di onestà, e che è composto dalla parte a sinistra che rappresenta hito, ovvero persona e la parte a destra che sta a significare kotoba, ovvero la parola... quindi... la parola di una persona... simbolo della verità, della limpidezza? Può darsi ^^

Ci sono diverse osservazioni e curiosità da riferire in ogni modo. 


Questo carattere è spesso parte di altre parole con significati simili. Da solo, dicevamo, significa: credere, verità, fede (inteso come fede nei confronti di un ideale, in una convinzione, anche fede religiosa), fedeltà, sincerità, fiducia e confidenza nel prossimo. Questo vale per il Giapponese, per il Cinese e per il vecchio Koreano Hanja.


E' anche uno dei cinque dogmi base di Confucio.


E' incluso ovviamente nella lista del Bushido, anche se troviamo spesso, al posto di "shin", la parola "makoto" con il medesimo significato.


Curiosamente, in alcuni contesti questo carattere, soprattutto nella valenza Cinese, può significare lettera, notizia o invio (potrebbe essere legato anche questo alla sincerità, alla fiducia... la lettera, la notizia, dovrebbero presupporre onestà, ma sono solo idee, interpretazioni mie^^ ).


Quando è solo è comunque generalmente da intendersi con il significato di onestà.


Quindi, Shin è la parte sincera del gruppo, rappresenta la fiducia e anche l'onestà, perché abbiamo visto quanta fatica faccia, nonostante i suoi tentativi, a tenersi nel cuore le emozioni, lui è limpido, è un libro aperto se lo si vuole leggere ed è un aspetto di sé che tende a metterlo in difficoltà. 


E' la sua grande forza questa onestà, la fiducia nei confronti della vita e nei confronti del proprio scopo... ma è anche la sua più grande debolezza, perché nel momento in cui tutto ciò in cui crede viene messo in discussione, lui manca di qualunque appiglio, lui si sente morire dentro. Cosa implica il non avere più nulla in cui credere, dal momento in cui dei propri ideali si fa lo scopo della vita? Cosa resta quando le convinzioni vacillano, quando tutto si rivela un'illusione? Possiamo immaginarlo? Per uno come Shin significa perdere tutto e perdere anche se stesso.


Basta immergersi nelle sue parole del drama Suiko-den per comprendere il contrasto: si passa da un ragazzino che si sforza di credere profondamente nella missione che il destino gli ha imposto, è ciò di cui ha bisogno per andare incontro a questo destino, per accettarlo, ha bisogno di pensare che sia giusto, di pensare che ciò che gli si chiede è difendere la vita in tutte le sue forme, di pensare che la yoroi sia positiva, celi in sé solo il bene... ed ecco la fede nell'ideale, uno dei significati del kanji. 


Poi arriva la batosta... la doppiezza... l'ambiguità delle armature... ovvero tutto ciò che Shin non può in alcun modo concepire, tutto ciò che si oppone ai concetti di sincerità, di fiducia, di onestà... tutto il contrario di quello che lui è... lui comprende che l'ideale era illusione, smette anche di conoscere se stesso, teme la propria di doppiezza, teme di non essere così limpido, così positivo, come la sua virtù richiederebbe. E per lui è la fine di tutto... per paura di se stesso giunge ad una sorta di autodistruzione morale. 


Spesso Shin è anche considerato il più ingenuo del gruppo, lo stesso Naaza lo apostrofa per la sua ingenuità e forse proprio per ingenuità finisce nelle sue grinfie. Ma io non riesco a considerare questo un aspetto negativo... lui è ingenuo perché crede... e il mondo spesso non è degno di fiducia, lo sappiamo... ma questo non vuol dire che il torto sia dalla parte dell'ingenuo, no? ^_^


Quindi anche questo aspetto è insieme forza e debolezza, Shin si butta, non sempre, anzi, di solito è insicuro e trattenuto, ma se si tratta di proteggere e aiutare, capita che sia il primo e spesso finisce nei guai, lo fa per eccessiva bontà, ma quella stessa bontà è ciò che lo rende il valido samurai che conosciamo.


Sì, sicuramente Shin è ingenuo, soprattutto in battaglia. Nella vita di tutti i giorni ci sa fare, sa come comportarsi, come rapportarsi alle persone, questo perché vuole sempre e comunque cogliere i loro lati positivi, affidarsi al bene che si cela nei cuori degli altri. Sa rapportarsi con gli altri perché crede negli altri, ritiene di non aver da loro nulla da temere, fin da piccolo si è comportato così. Un atteggiamento che implica qualche rischio, perché la delusione è sempre all'angolo. Ma è ingenuo anche nel voler sempre apparire positivo agli altri, nel voler mettere in evidenza il suo lato buono, educato, gentile e questo potrebbe generare una certa incapacità a farsi conoscere del tutto, un voler nascondere le ombre, non per instaurare una distanza tra se stesso e gli altri... ma per non rischiare di far loro del male, di ferirli in alcun modo con quelle parti di sé che non piacciono neanche a lui. 


Il rischio è quindi che Shin, nonostante l'onestà, nonostante la limpidezza e la sincerità di cui il suo kanji si fa tramite, renda evidente di sé solo una facciata, che di solito tende ad essere quella serena, positiva, sorridente, gentile.


Altre curiosità, che in parte esulano dal kanji.


In alcuni casi, la lettura di shin è la stessa di kokoro e del kanji di foresta che, come altra lettura, ha la parola mori: le cose non accadono mai per caso eh? :P


Lo vedete qui sotto^^

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NEMICO PRINCIPALE

Naaza, il demone dei veleni. Lui e Shin combattono moltissime volte nel corso della serie TV. Secondo le biografie delle loro antiche famiglie, esse erano effettivamente rivali anche nella storia.
Se vogliamo fare un parallelismo, il kanji di Naaza implica la sottomissione agli anziani, l'obbedienza intesa nell'annullamento più estremo e persino l'asservimento.
Anche Shin è tendenzialmente un sottomesso al senso del dovere, mirato ovviamente ad altro rispetto a come lo intende Naaza... Shin è sottomesso anche al proprio destino, come lui ci confessa, ci si abbandona totalmente e in questo vortice si perde, assecondando gli eventi. E alla fine giunge alla follia e alla non accettazione.

RAPPORTI CON GLI ALTRI

CON RYO: nella nostra visuale shonen ai di tutta la storia, Ryo è il secondo amore di Shin :P Subito dopo Shu, ovviamente^^ Tra loro vi è di sicuro una profonda affinità, che viene messa in evidenza in svariati momenti. Sono gli unici due che hanno una mossa combinata tra loro e la utilizzano in due diverse occasioni, una volta nella serie, una nel drama Suiko-den. Dal mio punto di vista, Ryo rappresenta per Shin il calore di cui ha bisogno, Shin per Ryo è affetto, una persona gentile cui affidarsi, da cui sentirsi protetto e da proteggere... sarebbe azzardato pensare ad una figura quasi materna? :P Nel senso... Ryo non ha mai conosciuto un abbraccio di quel tipo... una vicinanza di quel tipo... e Shin è in grado di darla. Insomma, vedo una sorta di adorazione reciproca tra loro, un proteggersi a vicenda, un non volersi in alcun modo ferire tra loro.

CON TOUMA: un rapporto esplosivo :P Si vogliono un bene dell'anima questi due, ma si stuzzicano che è un piacere. Il cassette book 3 è illuminante, ma secondo me è intuibile in generale. A Touma Shin piace molto, ma gli sembra anche bizzarro a volte e, in quanto tale, ama stuzzicarlo, come un giocattolo da scoprire... Touma si comporta con lui come fanno quei bambini che amano fare i dispetti a coloro che trovano piacevoli:P Insomma, mi piacciono tanto insieme, si pizzicano e poi si sciolgono in coccole, perché si fanno tenerezza reciprocamente. Il più grande e il più piccolo, anagraficamente, ma i ruoli si alternano di continuo:P Non è un caso che, quando Touma perde immancanbilmente lo shinkansen per tornare a casa, è l'abitazione di Shin che invade, per poi dettare legge e dargli il tormento. Lo fa perché vederlo arrabbiato, che cerca di contenersi e insiste nella sua riservatezza, è irresistibile per Touma, forse, dopotutto, Shin è la compagnia che maggiormente gradisce, chi lo sa^^

CON SEIJI: non li vediamo interagire solo tra loro in molte occasioni, ma è evidente che tra loro regna il medesimo, infinito amore che regna tra tutti e cinque. Nel Suiko-den Seiji lo incoraggia tantissimo e si vede che nutre nei suoi confronti una certa tenerezza. Secondo me c'è molto rispetto reciproco tra loro, dopo Seiji, Shin è il più spirituale, anche se Seiji ha usato la propria spiritualità per giungere alla forza interiore, ad una sorta di illuminazione ed accettazione, mentre Shin non ce la fa e quel che ne ricava è un'empatia con le emozioni altrui talmente forte che, a volte, rischia di destabilizzarlo. Probabilmente vede in Seiji un appiglio, un esempio da seguire... non è difficile che, sia Shin che Shu, quando sono stati catturati insieme a Seiji dai masho, proprio in Seiji abbiano avuto il loro punto di forza, colui che li ha incoraggiati e spinti a resistere e a non lasciarsi andare. Shin e Seiji potrebbero trovarsi a svolgere insieme passatempi contemplativi e discorsi piuttosto altolocati^^ E vedo anche Seiji nel tentativo di dargli qualche lezione sull'autocontrollo e sull'accettazione di sé, lo vedo che tenta di aiutarlo a volersi bene e ad avere fiducia in se stesso come ne ha negli altri^^

CON SHU: e qui ci sarebbe da scrivere un poema :P Credo salti agli occhi di tutti quanto profondo sia il rapporto tra il pesciolino e la scimmietta, si vogliono un bene dell'anima e lo dimostrano anche con i dispetti reciproci che si fanno:P La prima cosa che ho detto quando li ho visti? Sono una delle coppie più palesi della storia degli anime, sono praticamente sposati. Coppia sì... nessuno mi convincerà a mutare la mia visuale, cioé a pensare che l'interpretazione omosessuale dei samurai vada contro i principi, perché davvero, a me sono arrivati così e tra questi due è amore, con tutti gli alti e bassi e le crisi che ogni rapporto amoroso può contemplare. Sono agli antipodi, eppure si adorano, Shu vede in Shin qualcuno da adorare e proteggere anche da se stesso, Shin vede in Shu la sua scimmietta da coccolare e anche da educare a volte, ma anche la persona che tira fuori la parte migliore di lui, colui che lo aiuta ad essere ancora quel bambino che spesso Shin tiene nascosto dentro di sé... Shu lo aiuta a tirare fuori la parte spensierata, non perché Shu sia spensierato e superficiale, ma perché ha in sé la capacità di andare incontro alla vita, la spontaneità che Shin a volte soffoca. E, forse, con lui, ma un po' anche con gli altri, capita che Shin mostri anche il lato un po' da principessina, da bambino viziato (in senso buono eh? nel senso di molto coccolato^^) che ha dovuto mettere da parte dopo la malattia della madre e la morte del padre. Quindi a Shu mostra la sua parte permalosa e complicata in modo particolarmente spiccato.^^ Dev'essere stato terribile, per Shin, sentirsi rivolgere da Shu parole tanto dure nel secondo oav, mentre lui, con sguardo triste dopo la rabbia, prima di arrivare ai pugni, gli stava chiaramente chiedendo aiuto. E dev'essere stato duro sentirsi solo, senza nessuno che tentasse di fermarlo o confortarlo nel momento in cui è fuggito via nella notte. Ma anche per Shu è stata dura... nel corso di tutto il viaggio non fa che pensare a Shin, con rabbia apparentemente, ma si vede che dentro è a pezzi^^ Insomma... sono fatti per stare insieme:P

CON BYAKUEN: Credo che tra i cinque ragazzi, dopo Ryo, Shin sia quello con cui la tigre si mostra più affine, forse a pari merito con Shu. Insieme a Ryo Shin è colui che si trova in rapporto più simbiotico con gli altri esseri viventi, come Ryo ha un animale come amico. E' evidente soprattutto nel secondo oav... Come gli altri, Byakuen aveva la priorità di correre in aiuto di Ryo e Seiji, sappiamo cosa lo lega a Ryo, eppure è stato in grado di rivelarsi più lucido di Shu e Touma, di capire che Shin non andava abbandonato così e non credo sia solo perché lo capiva, perché anche Byakuen sentiva dentro di sé la doppiezza di una parte oscura, per via della presenza di Kokuenoh dentro di lui. Byakuen è una creatura profondamente sensibile e, prima di correre alla salvezza degli altri, ha preferito far sentire a Shin un po' di calore, fargli capire che non era solo... e unicamente a quel punto ha raggiunto gli altri in Africa. La persona con cui Byakuen dimostra gesti teneri e affettuosi, come lo strofinarsi e farsi coccolare, oltre che con Ryo, Jun e Nasty, è proprio Shin^^

OSSERVAZIONI PERSONALI

Sotto tanti aspetti potrebbe essere considerato il più fragile e tormentato, da non intendersi, tuttavia, come una critica (d'altronde è il mio prediletto >_>), trovo che proprio in questa fragilità che lo rende tanto umano e dolce consista gran parte del suo fascino.

Non si tratta di una fragilità che implica codardia, vigliaccheria, tutt'altro anzi, non di rado lo vediamo in prima fila nel combattimento, lo scopriamo a gettarsi davanti a tutti nella mischia, pronto a proteggere i compagni con una caparbietà ed un coraggio al quale non vi è nulla da obiettare.

Forse, per quanto sia unicamente una questione di mesi, prende molto seriamente il proprio ruolo di anziano del gruppo e questo lo porta a sentire una particolare responsabilità nei confronti dei compagni solo appena più giovani (tra l'altro, caso mai, a volte sembra essere lui a suscitare protezione, ma non diteglielo a voce troppo alta, pena la sua autostima:P), forse è un senso del dovere così radicato in lui che lo induce a soffocare appunto tale fragilità per il bene di chi gli sta intorno.

In cosa consiste, quindi, la sua fragilità?

Semplicemente nel fatto che, meno degli altri, accetta un destino imposto e dal quale, all'inizio, si è lasciato trascinare passivamente (lo dice lui stesso) avvezzo com'è fin da bambino a controllare e a non ascoltare i propri sentimenti, per timore, probabilmente, di venirne sopraffatto se li lasciasse liberi di esprimersi.
E anche per timore di sbagliare, di incorrere nel biasimo, di non essere sufficientemente preparato ad affrontare ogni evenienza con la maturità che lui ritiene gli sia richiesta... o che si richiede da solo, senza rendersene conto.

Ma ad un certo punto non ce la fa più, indossare una tale maschera gli diventa sempre più pesante. Nel corso dei primi 39 episodi si presenta come un ragazzino all'apparenza ottimista, solare, pieno di gioia di vivere, sempre disposto a ridere, a scherzare; sia per aspetto fisico che per l'atteggiamento, è in effetti difficile considerarlo il più grande, anche se questi momenti di giocosità si alternano con manifestazioni di serietà, premure verso gli amici, grande senso di responsabilità.

Tuttavia ciò che spicca è proprio il fatto che lui e Shu (con la collaborazione di Ryo a tratti), costituiscono la coppia di bimbi giocosi della squadra, le due macchiette (per non dire i pagliacci :P), gli adorabili monelli che ravvivano, con battibecchi spassosi, frecciate (da parte di Shin soprattutto >_>), giochi, l'intero team di samurai.

Ma analizzando tutto l'insieme, la sua storia personale, il contorno di notizie ufficiali, drama e oav viene fuori, a mio parere, tutta un'altra realtà.

Osservando con attenzione i tre oav si potrebbe quasi pensare, se si considera il tutto con la superficialità tipica di tanti fans che si approcciano agli anime, di trovarsi di fronte ad un altro ragazzo...
Per questo a me dà l'impressione che, tra tutti, Shin sia il meno considerato e il più incompreso, viene spesso catalogato molto frettolosamente e non riscuote un grande seguito tra la gran parte dei fans: pensano forse che gli manchi il fascino di Seiji e Touma, la simpatica spontaneità di Shu e Ryo... Perché lui è la via di mezzo perfetta nel gruppo a mio avviso, riservato come Seiji ma al tempo stesso più limpido e facile da leggere e meno saldo interiormente, quindi l'autcontrollo se ne va a quel paese per quanto lui vorrebbe mantenerlo sempre. Però non è spontaneo come Shu e Ryo e i motivi li stiamo analizzando proprio in questa biografia, è bloccato, ha paura a lasciarsi andare... a mio avviso ha paura di se stesso e delle proprie emozioni, proprio perché se le vive, lo fa in maniera talmente intensa da sentirsi scoppiare, proprio come l'acqua che lo rappresenta, che sa essere tanto calma ma diventare distruttiva nelle sue manifestazioni più spaventose, e le emozioni di Shin possono trasformarsi per lui in un maremoto tanto impetuoso da travolgere gli argini che il ragazzo ha cercato di erigere, non riuscendoci del tutto, intorno al proprio cuore. E quindi, per paura di impazzire, preferisce imbrigliarle e fare l'adulto riservato e a volte un po' rigido... ma i suoi amici imparano a conoscerlo... e inoltre basta guardarlo, in maniera non superficiale, per comprendere come questa sua attitudine sia davvero poco credibile.

Insomma, se si ha la pazienza e la voglia di raggruppare insieme i vari tasselli che costituiscono la sua personalità, molto più complessa di quanto si vorrebbe lasciar credere, a mio avviso tutto torna perfettamente.

Innanzitutto è palese come la serie si sia focalizzata in modo particolarmente approfondito su Ryo e le personalità degli altri si intravedono non del tutto chiaramente, anche se qualcosa si intuisce, pur potendosi basare, soprattutto, su supposizioni. Gli oav, invece, sotto questo aspetto sono molto più equi e i compagni di Rekka vengono fuori di più.

Ma è chiaro che non si tratta solo di questo; i ragazzi crescono, le illusioni, l'entusiasmo della prima adolescenza, che aiutano ad insabbiare sotto una certa dose di spavalderia paure e dubbi, mettendoli a tacere persino di fronte a se stessi, vengono sempre meno. E i nostri, con tutte queste incertezze, con traumi e paure che si portano dentro da sempre, finiscono per dover fare i conti.

E' un discorso che, dal mio punto di vista, vale soprattutto per il tenero Suiko, troppo limpido, sincero e dentro di sé tutt'altro che spensierato, per poter reggere ancora la parte del ragazzo ottimista e felice (felice poi proprio... io questa felicità in lui non l'ho mai vista neanche quando lo conoscevo meno, per questo non riesco a comprendere e a trovarmi d'accordo con gran parte del fandom, che a mio avviso non ha voluto provare ad approfondirlo proprio per mancato interesse). Ed ecco che fa capolino la sua fragilità, che è sempre stata lì, tenuta sotto controllo dal fervore dell'adolescenza, dall'amore per gli altri, dal senso del dovere portato fino all'abnegazione, una fragilità che è anche forza, come recita la sua image song, “Mou ichido baby blue”: “Forte e fragile, orgoglio della vita...”.

Gli diventa pressoché insopportabile, spaventoso per lui, il comprendere di essere stato passivo, di essere riuscito ad andare avanti solo mettendo a tacere se stesso, i propri sentimenti, il pacifismo che è sempre stato il fulcro della sua personalità, lo terrorizza il pensiero di avere accettato il combattimento, arriva a ritenere di averlo voluto, di aver desiderato la forza e il potere, dubbi su se stesso si fanno strada fino a renderlo irrazionale, a farlo mancare di lucidità nell'analizzare la situazione sua, dei compagni e di tutta la faccenda dei Samurai troopers, altro aspetto che lo rende fragile, perché quando in Shin l'emotività repressa esplode, lo fa davvero, in tutto e per tutto, fino a sommergerlo, come dicevamo. Tra le interpretazioni più diffuse sul suo conto, tanto da essere quasi diventata canon, e che io condivido, vi è quella che lo vuole talmente empatico da assorbire le emozioni degli altri, fino a leggere nel pensiero, fino a venir condizionato dall'atmosfera che lo circonda... e questo può risultare alquanto distruttivo per chi è eccessivamente sensibile e portato a mettere il prossimo prima di se stesso.

I tormenti avanzano implacabili, insieme alle ombre; lui ha combattuto cercando la forza, lui ha desiderato la forza e non si ritiene tanto positivo da poter controllare la yoroi, non si sente degno neanche di essere un samurai, perché teme che il suo cuore non sia abbastanza virtuoso da consentirgli di dominare la sete di guerra delle yoroi. In "Message", con la sua voce tanto tenera e disperata, ce lo confessa: "Per sfuggire al dolore, alla sofferenza e alla paura, gli umani ricercano un potere più grande. Gli umani si aggrappano al potere. Io ero... io ero uno di quelli!"
Paura dunque... è evidente come Shin, anche nel momento stesso in cui ha accettato di porgere i propri servigi per la salvaguardia della terra, fosse in realtà un ragazzino spaventato che si trovava a fronteggiare qualcosa di tanto grande, immenso, qualcosa che la maggior parte dei ragazzini della sua età non potrebbe neanche concepire o prendere in considerazione, qualcosa che richiede una saldezza d'animo costante perché non si giunga alla follia. Ha accettato in virtù del suo animo generoso e gentile, ha accettato di andare incontro al proprio destino perché altri non avessero a soffrire al suo posto, quindi il solito senso del dovere e di responsabilità verso la vita... e il suo istinto a proteggerla, anche se questo significa mettere in discussione la propria di vita.
E non solo la propria vita, anche l'anima, la serenità interiore... e l'equilibrio. 
Perché ribadisco che nel gruppetto Shin è forse il più fragile, il destino lo ha scelto, perché in lui sono presenti al massimo grado le virtù richieste al guerriero dell'acqua, ma il destino lo ha anche condannato al dolore, che esploderà quando il giovane Mori si renderà conto di quanto il suo spirito stia rischiando di vacillare pericolosamente. 
Come è riuscita una persona come lui, così restia alla violenza, così fragile anche, a sopportare il combattimento? 
Semplicemente chiudendo gli occhi e forse anche lo spirito, facendo finta di nulla, imponendosi di non pensare, affidandosi agli eventi... anzi, abbandonandosi ad essi attraverso l'annullamento di se stesso. 
In un antico scritto samurai, l'"Hagakure", si legge: 
"Quando stai sul campo di battaglia chiudi la mente al troppo ragionare poiché quando cominci a ragionare sei perduto."
Diciamo che questa frase calza a pennello su Shin, come lui stesso ammette: 
"
Ogni cosa fluiva via da me. Ogni cosa fluiva via come se quello fosse inteso fin dall'inizio. Non importava come mi sentivo? Non aveva importanza la mia anima?
In ogni modo più comincio a pensare così più sarà facile che io venga abbandonato.
Il combattere mi è stato imposto attraverso la necessità anche quando ho capito come mi sentivo a riguardo. Era come se stessi perdendo me stesso."
In balia degli eventi, senza ammettere neanche a se stesso che stava morendo dentro, che andava spegnendosi, che era smarrito in un vortice, in un labirinto dal quale non era neanche in grado di lottare per uscire... e così preferiva evidentemente non farsi domande... e andare, semplicemente, avanti. Ma il momento in cui tutto sarebbe crollato si avvicinava, inesorabilmente, perché una persona limpida e sincera come Shin, non può nascondere per troppo tempo neanche a se stessa la verità.
E dall'ultima citazione riportata si evince anche un altro aspetto del carattere di Shin che lui, a mio avviso, tenta di nascondere: la paura dell'abbandono. E' riservato e tende a non parlare dei propri problemi anche perché teme di non essere capito, non per mancanza di fiducia nei confronti degli altri, ma in se stesso... perché è lui a sentirsi nel torto, a ritenere di compiere delle mancanze se, in qualche modo, scontenta coloro che ama. D'altronde, quando ha avuto un crollo piuttosto forte, è vero che nessuno gli ha mostrato comprensione... parlo soprattutto del secondo oav, dove tutti erano in crisi, nessuno realmente da biasimare, ma Shin ha espresso i suoi dubbi, attraverso la rabbia esprimeva paure e richiesta di aiuto... ed ha ottenuto l'abbandono in effetti. 
Quindi Shin ha bisogno degli altri, ha bisogno di essere circondato d'amore, è probabile che il suo istinto a prendersi cura degli altri nasconda in effetti il bisogno che lui stesso ha di essere coccolato e protetto. Però questo lo porta anche facilmente ai sensi di colpa e spesso a non esprimere i propri malesseri... per non scontentare... per non mettere in crisi gli altri.
E' possibile che la sua paura dell'abbandono risalga ancora alla morte del padre? Secondo me sì... chissà che il piccolo Shin non si sia convinto di aver commesso un qualche errore a causa del quale il genitore se ne sia andato... forse addirittura si è sentito colpevole per la sua morte? Sono ipotesi, supposizioni, ma mi viene spontaneo, dopo aver imparato a conoscere Shin, non ritenerle così azzardate.

La sua sensibilità particolare lo porta ad essere il primo ad avere seriamente paura delle yoroi e questo contribuisce alla perdita di un equilibrio faticosamente ricercato e mai realmente trovato.
Anche Seiji capisce, come lui, nel secondo oav, ma Seiji è saldo, è forte, non ha tentennamenti, riesce a far sì che il proprio cuore lo guidi, senza paura. Shin invece, non riesce ad ascoltare il suo cuore, perché nel suo cuore non riesce a scorgere più nessuna luce ormai.
Non dimentichiamo la natura ambigua e contraddittoria dell'armatura dell'imperatore splendente... salvezza o distruzione? Questo dilemma diventa angosciante per tutti e cinque e Shin l'ha quindi forse compreso prima degli altri (anche Shu ha avuto tuttavia un assaggio del rischio di doppiezza cui può andare incontro il senso dell'essere un samurai ma, forse perché era ancora giovanissimo, forse perché leggermente più saldo, forse perché il tutto era ancora all'inizio e aveva finito per crederlo solo un imbroglio, ha superato il tutto nel giro di poco, salvo poi veder tornare le proprie incertezze nel tempo, come i compagni).

Shin è talmente sconvolto dall'esplosione emotiva da non essere più in grado di controllarla e arriva al punto di colpire Touma e Shu, che non riescono a comprenderlo; a dimostrazione che Shin, interiormente, è scosso, tanto da compiere ciò che è del tutto contrario alla sua persona.
Non si rende conto che proprio questo suo temere il potere potrebbe trasformarsi nella sua arma più efficace per contrastarlo, non si rende più conto del proprio animo gentile, del calore che ha dentro e che gli permette di risanare i compagni, nel secondo oav, con la sua sola presenza e il contatto dei loro spiriti.
Le paure e le incertezze di Shin si risolvono solo all'apparenza alla fine del secondo oav, perché poi, quando ci immergiamo nel terzo, ci rendiamo conto che i suoi problemi sono ben lungi dall'essere risolti. La sua lucidità viene meno completamente, tanto che i suoi discorsi si fanno quasi deliranti, non fatico a sostenere che sembra perdere il lume della ragione, andare fuori di testa... sull'orlo del baratro, preda di un cocente stato depressivo, senza più certezze né appigli.

Illuminante è, secondo me, anche il suo segno zodiacale, quello duei Pesci, la particolare sensibilità di Shin, la sua emotività, sono evidentemente aspetti simbolo di esso.

Pensando ulteriormente alla sua biografia, alcuni aspetti del suo modo di rapportarsi al mondo diventano, a mio avviso, più chiari.
Sia che il padre sia morto quand’era piccolissimo, sia che avesse già dieci anni, in entrambi i casi il senso del dovere nei confronti della famiglia è diventato universale, un senso del dovere nei confronti di tutti che, però, tende ad oscurare se stesso.
Dicevo che tendo più ad appoggiare l’ipotesi sostenuta dall’OAV, la fotografia che vede Shin già grandicello con entrambi i genitori è una sorta di conferma e questo sarebbe ancor più doloroso, un fulmine a ciel sereno per la famiglia Mori e per un bambino di dieci anni fino a quel momento circondato da una famiglia unita ed amorevole.

Il senso di responsabilità di Shin si è sicuramente sviluppato, comunque, fin da piccolino, la realtà della mamma malata è stata più che sufficiente, ma dopo la morte del padre diventa davvero esasperato a mio avviso. L’amore in cui era immerso potrebbe anche averlo viziato un po’ (e questo spiegherebbe una sorta di permalosità e capricci un po’ infantili, da principessina che, nessuno mi toglierà mai dalla mente, gli appartengono, ma che dimostra solo in alcune situazioni e solo con i suoi compagni, soprattutto con Shu, pur tendendo a soffocare sempre i propri reali sentimenti), poi, quando il padre muore, la madre e la sorella… chissà… a causa della maschera di forza che Shin comincia ad indossare per proteggerle, non si rendono forse conto della sua effettiva sofferenza… è quel che ho un po’ intuito… forse prese dalla loro tristezza non lo coccolano neanche più tanto, o forse fraintendono il suo crescere in fretta come una maturità raggiunta, con uno spirito saldo. Mentre in Shin, invece, vengono a volte fuori tanti atteggiamenti da bimbo, anche coccolone…. un bisogno di affetto che, abbiamo già detto, tende ad esternare coccolando gli altri, come se in questo modo volesse anche chiedere attenzione per sé.
Mi piace sperare e pensare che, nel periodo successivo a "Message", il legame con i compagni diventi ancora più saldo e che davvero essi gli doneranno quel calore che brama per sé più di ogni altra cosa, perché il suo cuore, a volte, sente freddo e solitudine ma può essere difficile rendersene conto.
Vorrei infatti concludere con una delle sue frasi più significative, perché mette in evidenza sia bisogno d'affetto che l'insicurezza più profonda e cupa:

"Ritrovarmi con i miei amici e parlare tra noi, e rilassarci. C'era calore.
Ma poi, per qualche ragione quando il tempo passa i bei ricordi sbiadiscono. Ma i ricordi d
olorosi non sono mai dimenticati."

 

CITAZIONI SIGNIFICATIVE

A parte quelle già citate nel testo, sarebbero davvero tante le frasi che aiutano a scavare nella psicologia di Shin; eccone alcune, a cominciare dal Suiko-den.

"Noi siamo compagni uniti nel Cuore delle Armature. I nostri cuori sono uno solo, non importa quanti di noi sono sconfitti! Seiji e Ryo hanno riposto i loro Cuori in Suiko, ed io giuro che risponderò alla loro fiducia!"

"Le forme di vita sono la cosa più bella quando sono vive, vnon credi?"

"Ma, finchè vi sarà anche solo un essere vivente sulla Terra, le armature non saranno mai distrutte. La nostra Armatura sconfiggerà definitivamente gli Youja! Queste armature sono la cristallizzazione dei cuori di tutte le nostre vite."

"Ma, Seiji, Touma, Shuu, e le Armature! Se ... se le nostre armature sono davvero il Potere dei Cuori di tutte le nostre vite, mostratemi il potere! Voi innumerevoli vite del lago, il Potere di Suiko è il vostro potere, il puro, gentile potere in cui io credo! Voglio salvarvi tutti, voglio abbracciare ogni vita con il Potere dell'Armatura. Io sono Suiko, il guerriero a cui è stato affidato il Potere dell'Acqua, l'origine della vita su questa Terra."

"Col tempo, anche le gocce più deboli possono scavare un buco nella roccia. L'Acqua cambia la propria forma in base all'ambiente. Il Potere che Non Possiede Forma. Il Potere di Suiko può essere tanto forte quanto ogni altra cosa e gentile come nulla. Questo è il vero Potere di Suiko."

"Questo è [ciò che chiamiamo] i ‘Nostri Cuori’, credere l'uno nell'altro, amare tutte le cose, e 'vivere' con gioia. [Questo è] il potere della 'Vita."

"Anche le persone fanno parte della natura. Noi, come guerrieri delle armature, lo sappiamo bene e anche noi, guerrieri in armatura, siamo esseri umani. Quindi, sicuramente altra gente capirà un giorno il significato di questa lotta. Io combatto con questa speranza, con tutti i miei compagni."

A seguire, invece, brani tratti dalla serie di oav "Message".

"Eravamo in cerca di un potere più grande. Se non avessimo cercato un potere più grande, l'armatura di Kikutei probabilmente non sarebbe comparsa. Tutti noi soffrivamo cercando, di aiutare i nostri compagni. Ma noi, ma noi abbiamo cercato il potere per noi stessi... un potere che ci fece gettare all'aria ogni altra cosa. Questa è Kikutei. Considerando che abbiamo evocato quell'armatura forse noi, no... forse io non sono qualificato per reggere un tale potere. Significherebbe il mio fallimento come samurai troopers?"
(Message, oav 2)

"No... non può essere. In nessun modo. Perché avrei scelto di combattere? Non può essere così. In quale modo potrebbe essere?"
(Message, oav 2, quando Suzunagi mostra a Shin la volontà che lo ha portato a scegliere la lotta)

Di seguito riporto l'intero dialogo, anch'esso significativo, tra Shin e Suzunagi, dall'oav "Message"

Suzunagi: "E' la verità, Shin-sama ed è molto nobile da parte tua come guerriero."
Shin: "Ma perché accade che io debba continuare a combattere?"
Suz: "E' perché sei gentile. E' questa gentilezza che ti ha guidato nelle tue battaglie. Ero molto felice. Ma tutto quello che posso fare adesso è proteggerti."
Sh: "Perché dovresti essere felice? Perché dovresti essere triste? E vuoi proteggermi?"
Suz: "Vedo il tuo futuro, è vederti mentre scegli la yoroi. Eri stato sfidato a combattere in questo mondo peccaminoso. Allo scopo di portare la pace a questo mondo infelice ti sei alzato in piedi."
Sh: "Ho scelto l'armatura? (si alza in piedi) Ho scelto l'armatura? Ho scelto di combattere? Lo so da solo. Che la storia dell'armatura va avanti e non si ferma mai. Sto per essere catturato ancora in questo flusso! Proteggere? A quale scopo proteggermi? Il mio potere è debole. Qual è lo scopo di avere grandi aspettative dal mio debole potere? Che cosa ti aspetti? Cosa vuoi da me?!"
Suz: "Hai uno spirito che crede e ha fiducia nelle altre persone."
Sh: "Spirito? Allora..."
Suzunagi comincia a sanguinare
Shin: "Cosa succede?!"
Suz: "Tenterò di proteggerti. Io, Suzunagi, porrò fine alla mia vita per proteggere il tuo spirito."
Sh: "Come potrei essere felice di questo? Non c'è felicità per chi trae beneficio dal sacrificio di un altro!!"
Suz: "Hai una forte volontà, Shin. Per favore, porta a compimento questa tua volontà."

Vi rimando inoltre al suo intero monologo dell'oav "Message", che trovate qui.